La Grata + Grigliata di sarde

Pulite le sarde, tagliate le melanzane di sant’erasmo. Ci apprestiamo a chiudere le cinegrigliate poverania, un’ estate di proiezioni in giardino, con la pellicola di Fabio Morichini e Matteo Sapio  (quest’ultimo in arrivo alla stazione di Santa Lucia alle 19.30) “La Grata”, una produzione Poverania

http://www.youtube.com/watch?v=g2XAX6YQSTU

Regia: Fabio Morichini e Matteo Sapio
Paese: Italia, 2009
Interpreti: Federico Scribani, Pepita Cianfoni, Lara Martelli, Sylvia de Fanti, Francesco Cabras…
Durata: 82′ circa
Web: www.myspace.com/orphans198

IL FILM: Roma, Novembre, cordone sanitario, pandemia. Nella città ancora svolazzano le mosche, nonostante sia inverno. La protezione civile ha riaperto i padiglioni abbandonati dei grandi ospedali cittadini per l’emergenza. In una stanza chiusa da trent’anni, viene approntata, in tutta fretta, una sala di terapia intensiva: qualcosa di strano è successo lì dentro, molti anni prima. La paziente che viene ospitata è una giovane donna in coma, un volto noto, una soubrette della televisione. Davanti al letto c’è una grata, che copre un vecchio condotto dell’aria. E le mosche, che tutto osservano…

“Volevamo divertirci a realizzare un film senza progetto, senza sceneggiatura. Così abbiamo scritto soltanto la struttura e abbiamo iniziato a girarla. Ne La Grata ci si ritrovano pezzi di Marcuse, Kafka, Buzzati; tematiche sul cinema, come viene fatto o pensato, e uno sguardo neanche troppo amaro – forse soltanto distaccato – su questa Italietta, piena di buoni propositi e di pessimi cittadini. Lo sguardo di cui sopra appartiene alle mosche, insetti presenti ovunque ci sia immondizia e nel film, Roma, ne è completamente invasa. La Grata tratta anche la tematica del fine vita. Chi cerca riferimenti ai fatti di cronaca può anche lasciar perdere: non intendevamo entrare nella curva sud vs curva nord della bioetica. Questi temi hanno bisogno di un dibattito serio e sofferto e il clima da rissa che si era creato ci faceva paura e ribrezzo. Odiamo i film che “vogliono far prendere coscienza”: la coscienza si ha o non si ha. E odiamo vedere i morti, con tutta la loro scia di dolori reali che si portano dietro, esser trasformati in personaggi da sgranocchiare insieme ai popcorn. È illecito.” (Fabio Morichini e Matteo Sapio)